sabato 26 gennaio 2013

Day by day

Niente musica, qui dormon tutti. 
Sono in California, eh già... 
È successo tutto così "all'improvviso" ho un bel po' da raccontarvi...
È il mio decimo giorno qui a Goleta. Scrivo solo ora si, non ho avuto voglia, tempo, forza. Sinceramente sto scrivendo e cancellando parole da dieci minuti. Non riesco a scrivere, mi sento come se non sapessi più parlare italiano, è mai possibile che abbia dimenticato come si parla in poco più che una settimana? Che assurdità, eppure è vero, sento di star subendo un processo di analfabetizzazione della mia lingua nativa, ho assolutamente bisogno di scrivere, non posso perdermi così.
Al contrario il mio inglese migliora. È davvero incredibile, come accadono in fretta le cose. Son bastati dieci giorni... Eppure mi vedo ancora lontana dalle abilità linguistiche che vorrei raggiungere, tuti mi dicono che hanno cominciato a parlare "perfettamente" dopo un mese o poco più. Tra venti giorni succederà anche a me? Mi sembrano pochi per la distanza che vorrei raggiungere. Mi sembrano pochi anche 5 mesi in realtà, eppure per tutti quanti è bastato pochissimo, anche per i più, linguisticamente parlando, limitati, I mean quelli partiti senza una buona conoscenza della lingua l'hanno appresa in un così breve intervallo di tempo, perché dovrei essere io l'eccezione? Io che ho già un inglese pretty fine, così mi dicono qui almeno. Allora io sono fiduciosa, voglio raggiungere i miei obbiettivi, anzi no, voglio "centrare" i miei goals.

 Goal: Something you work toword and hope to achive.

Ecco una delle cose che ho imparato per esempio, cos'è un goal. Mi piace questo concetto, ormai è mio, la mia vita è fatta di goals ora e io li trasformerò tutti da "hope to achive" ad "achieved" quindi aspetto che succeda anche a me, un giorno sussulterò e mi renderò conto di aver cominciato a pensare in inglese.
Sapete ormai come son fatta, un pensiero tira l'altro e arrivo a parlare degli argomenti più disparati. Nella vita è utile avere la "dote dell'ipertestualità", è passare dall'atto alla potenza, il pensiero che può sembrare ed essere definito come la più grande ed armoniosa delle strutture è in realtà una nuova struttura in potenza... Se questa dote è utile quella di saper evitare di ramificare ogni singolo concetto è necessaria. Io non la ho purtroppo, a dimostrazione c'è appunto tutto ciò che ho scritto quando volevo solo dirvi che se non fosse stato per l'ultimo post #stoperpartireohmiodio non avreste saputo niente, avreste scoperto che il mio viaggio era avvenuto senza che voi ne prendeste coscienza perché io non ne ho mai parlato in effetti. Non volevo. Non ho scritto della festa che mi hanno organizzato, non ho scritto di tutti i preparativi, non ho scritto niente di niente perché niente doveva trapelare. Eppure alla fine ho voluto scrivere quel post,"tra cinque ore e mezza sarò su quell'aereo". In teoria a voi cosa sarebbe cambiato? Non avete il bisogno di condividere con me ciò che scrivo in tempo reale, voi leggete per essere informati, perché vi interessa, che la notizia giunga prima o dopo non vi importa, ciò che conta è che giunga. Eppure all'ultimo minuto ho cambiato idea e ho voluto dirvi che ero in macchina, che avevo salutato tutti e che nel cofano avevo una valigia, anzi due. Perché? Perché mi sono resa conto che io non voglio condividere la mia esperienza con voi per semplice divulgazione di informazioni, voglio rendervi partecipi. E partecipare significa prendere parte per chi non avesse colto il messaggio. Esatto, siete parte di tutto ciò che sto vivendo.
Niente di più per oggi, ero partita con l'intenzione di raccontare della festa ma causa dilungamenti vari lo farò domani, tanto è Sabato, ora sono troppo stanca, è appena passata la mezzanotte, ho aspettato che fosse il compleanno di Lilo anche in America ma sono in coma già dalle 7pm, non ne posso più, scrivo da ore! Buona notte, almeno per me è notte!

Eleonora<3

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